SALUTE MENTALE E PSICOFARMACI

tessere da scarabeo con lettere scritte formano le parole mental e health su sfondo bianco vicine ad un ramoscello di foglie verdi tonde

La salute mentale e il benessere psicologico stanno diventano sempre più spesso argomenti di cui si parla pubblicamente. Non è infrequente sentire personaggi dello spettacolo, sportivi o addirittura politici discutere apertamente di questi temi.

Se è quindi evidente che sono stati fatti passi avanti sulla promozione del concetto di salute mentale, è ancora molto forte lo stigma che ruota attorno a malattie come depressione, disturbi d’ansia o psicosi, specialmente quando alla patologia si aggiunge l’utilizzo di psicofarmaci.

Ansiolitici, antidepressivi e stabilizzatori dell’umore, nonostante la loro efficacia provata, non godono della stessa reputazione di antidolorifici o antinfiammatori, scatenando in molti pazienti un sentimento di paura e a volte rifiuto della cura. Come mai?

Cos’è uno Psicofarmaco: rischi e benefici

Uno psicofarmaco è un farmaco progettato per influenzare il funzionamento del sistema nervoso centrale al fine di trattare disturbi mentali e psicologici. Questi farmaci agiscono sulla chimica del cervello per modificare l’umore, le emozioni, il comportamento o i processi mentali.

Sono utilizzati per una vasta gamma di condizioni psichiatriche e psicologiche, compresi disturbi come la depressione, l’ansia, il disturbo bipolare, la schizofrenia, il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD), tra gli altri.

Vengono prescritti da medici, psichiatri o professionisti della salute mentale qualificati dopo una valutazione accurata del paziente e della sua condizione. Trovando la formulazione corretta, il paziente vedrà un progressivo attenuamento dei sintomi, migliorando notevolmente la sua qualità di vita a livello personale, lavorativo e affettivo.

In molti casi, gli psicofarmaci aiutano a recuperare il benessere dopo un episodio di disturbo mentale e prevenire il ritorno dei sintomi dopo il recupero. Per molti pazienti possono essere una base solida da cui partire per ricostruire la propria salute psicologica.

Come ogni farmaco, esistono effetti collaterali indesiderati che variano a seconda del farmaco e possono includere sonnolenza, aumento di peso, secchezza delle fauci, nausea, vertigini, etc. Una delle paure più comuni quando si parla di psicofarmaci è il tema della dipendenza, soprattutto per ansiolitici e sedativi, che può sopraggiungere in caso di uso improprio e dosi eccessive.

A questi timori giustificati si aggiungono alcuni falsi miti che contribuiscono ad alimentare la paura e lo stigma attorno agli psicofarmaci, portando diversi pazienti a ritardare o a rifiutare il trattamento del proprio disturbo.

Salute mentale: informare per combattere lo stigma

Molta della disinformazione che ruota attorno agli psicofarmaci riguarda la loro sicurezza e gli effetti collaterali. I medicinali per la salute mendale, come qualsiasi altro farmaco, sono ampiamente analizzati e testati in studi clinici prima che siano disponibili sul mercato.

Nonostante questo, tutti i medicinali hanno potenziali effetti collaterali. Il ruolo dello specialista è proprio quello di valutare lo stato del paziente e scegliere di prescrivono un farmaco solo quando si ritiene che i benefici superino i potenziali rischi, partendo comunque da un basso dosaggio, in modo da valutare la risposta del corpo.

Un’altra considerazione errata è che gli psicofarmaci servano solamente alle persone mentalmente deboli o gravemente malate. Questo non potrebbe essere più lontano dalla verità ed alimenta l’idea che chi fa uso di farmaci sia “debole” e incapace si superare le proprie difficoltà, prendendo una “scorciatoia”. Se è vero che una sana routine di sonno, esercizio e alimentazione svolgono un ruolo nel mantenere le persone mentalmente sane, per alcuni questo non è sufficiente. È proprio in questi casi che entrano in gioco altre forme di trattamento, come la terapia e i farmaci.

C’è anche un’ultima considerazione da fare quando si parla di psicofarmaci: è sempre possibile decidere si sospendere l’assunzione. Una scelta che va fatta assieme al proprio medico e in maniera graduale, evitando un’interruzione brusca, ma in forte contrasto con la convinzione generale che una volta iniziata una terapia con psicofarmaci questa vada mantenuta per tutta la vita.

La salute mentale è una priorità, superare queste barriere e iniziare a parlare apertamente di questi temi è un passo cruciale verso il benessere della società. La decisione di iniziare una terapia farmacologica per la salute mentale dev’essere fatta consapevolmente e assieme ad un professionista ma per compiere una scelta informata occorre cambiare narrativa, promuovendo maggiore consapevolezza sul tema degli psicofarmaci.