ASMA: IL PIANO DELL’OMS E LA RICERCA

L’asma è una malattia respiratoria caratterizzata da un restringimento e una eccessiva reattività dei bronchi. È una malattia cronica tanto complessa quanto comune, specialmente durante l’infanzia, nella quale entrano in gioco diversi fattori sia genetici che ambientali.

Nella maggior parte dei casi l’asma può essere tenuto sotto controllo con gli attuali trattamenti, sebbene alcuni individui possano soffrire di forme più gravi. I sintomi dell’asma possono peggiorare sia gradualmente che all’improvviso in un cosiddetto attacco d’asma, un’acutizzazione repentina che può richiedere il ricovero ospedaliero e, in alcuni casi, mettere in pericolo la vita.

Le persone con asma non trattato (o sottotrattato) possono soffrire di disturbi del sonno, stanchezza e scarsa concentrazione, una condizione che si ripercuote anche in una maggiore difficoltà nella scuola e nel mondo del lavoro, con un impatto finanziario sulla famiglia e sulla comunità in generale.

A che punto è la medicina nel trattamento di questa malattia?

Una malattia che agli occhi di molti potrebbe sembrare “sotto controllo” è comunque attenzionata con interesse dalla comunità scientifica, per migliorare continuamente la nostra comprensione, le opzioni di trattamento e le prospettive di raggiungere una cura duratura.

Gli sforzi della comunità scientifica si stanno concentrando sulla ricerca di soluzioni a lungo termine. L’OMS ha incluso la malattia nel Piano d’azione globale per la prevenzione e il controllo delle malattie non trasmissibili e nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile per aiutare a migliorare la gestione dell’asma nell’assistenza sanitaria primaria in contesti con poche risorse.

Le ultime novità sul trattamento dell’asma

I trattamenti attuali, compresi gli steroidi, forniscono un sollievo a breve termine dai sintomi dell’asma, rilassando le vie aeree o riducendo l’infiammazione. Tuttavia, nessun farmaco attuale affronta i cambiamenti strutturali che la malattia apporta alle vie aeree e ai polmoni, in modo da offrire un trattamento più duraturo.

Alcune ricerche si stanno concentrando sulle cellule staminali, in particolare la cellula conosciuta come “pericita”. Quando gli asmatici hanno una reazione infiammatoria, i periciti si spostano verso le vie aeree. Una volta lì si sviluppano in cellule che rendono le pareti più spesse e meno flessibili. I ricercatori hanno scoperto che bloccando questo movimento dei periciti si è registrata una riduzione dei sintomi. Nonostante i risultati siano promettenti, saranno necessari diversi anni prima che il trattamento possa essere testato sulle persone.

Un altro studio si sta concentrando sui prodotti finali della glicazione avanzata (AGE), implicati nello sviluppo polmonare e nella patogenesi di malattie respiratorie croniche. Dai primi risultati sembra che l’inibizione del segnale AGE riduca l’infiammazione delle vie aeree in alcuni casi di asma.

La situazione attuale dell’asma

Attualmente esistono diversi trattamenti disponibili per l’asma. I più comuni sono gli inalatori, piccoli dispositivi che permettono di inalare i medicinali, agendo direttamente sull’area interessata. I tipi principali sono:

  • Broncodilatatori, che aprono le vie aeree e alleviano i sintomi.
  • Steroidei, che riducono l’infiammazione delle vie respiratorie, migliorando i sintomi dell’asma e riducendo il rischio di attacchi asmatici gravi e di morte.

Con gli attuali trattamenti è possibile controllare la malattia e consentire alle persone affette da asma di condurre una vita normale e attiva, sempre che questa venga correttamente diagnosticata. Secondo l’OMS, le persone affette da asma sono circa 262 milioni e i decessi ad esso correlati ogni anno sono intorno ai 455.000, concentrati specialmente nelle zone del mondo a medio e basso reddito, dove la malattia è poco diagnosticata.

Un gran lavoro può essere fatto sulla sensibilizzazione al tema, per aumentare la consapevolezza e alzare il numero di diagnosi prima che si possano verificare attacchi di grave entità. Si tratta in ogni caso di una condizione che necessita di trattamento continuo e duraturo, con un costo non indifferente per le fasce più povere della popolazione.